Introdotta dalla Legge 9/2004 e dalla L.r. 11/2009, la figura dell’Amministratore di sostegno è “chiamata a tutelare, con la minore limitazione possibile della capacità di agire, le persone prive in tutto o in parte di autonomia nell’espletamento delle funzioni di vita quotidiana”.
Con questa risoluzione abbiamo chiesto alla Giunta di rafforzare l’integrazione della figura dell’Amministratore di sostegno all’interno del sistema dei servizi, tenendo conto delle possibili sinergie con la figura del caregiver familiare, introdotta nell’ordinamento regionale, e degli sviluppi normativi sul tema delle fragilità e della implementazione sul territorio del modello organizzativo basato sulle “Case della Salute”.
Il documento impegna, inoltre, la Giunta a inserire nella proposta di nuovo Piano sociale e sanitario obiettivi ed iniziative per promuovere ulteriormente la figura dell’Amministratore di sostegno volontario, attraverso protocolli d’intesa tra Enti Locali e Tribunali, finalizzati in particolare alla promozione di sportelli di ambito almeno distrettuale, in modo tale da offrire informazioni e sostegno alle famiglie negli adempimenti amministrativi, valorizzando il volontariato e le esperienze già presenti.
Infine, la risoluzione pone l’esigenza di rinnovare l’impegno della Regione “nella promozione e nella valorizzazione della funzione di amministratore di sostegno svolta da volontari richiamando anche nell’ambito della futura programmazione del fondo regionale per la non autosufficienza la necessità che in ogni ambito distrettuale sia destinata una piccola quota di risorse del fondo alle azioni promozionali previste dalle linee guida”.