Netta condanna del tentato golpe in Turchia, ma anche della repressione che ne è seguita. È quanto abbiamo affermato, insieme ai colleghi PD e Sel in una risoluzione presentata all’Assemblea Legislativa – prima firmataria la consigleira Montalti. Nel documento abbiamo chiesto le istituzioni italiane ed europee si esprimano in maniera formale contro la sospensione dello stato di diritto che si sta concretizzando in Turchia, impegnandosi a mettere in campo tutte le azioni possibili per il ripristino di tale diritto ed il rispetto dei diritti umani.
“I valori sostanziali degli stati membri della Ue- si ricorda nel documento- si caratterizzano per il pluralismo, la non discriminazione, la tolleranza, la giustizia, la solidarietà e la parità tra uomini e donne e vanno quindi ribaditi con ancor più convinzione in relazione a quei paesi, come la Turchia, che hanno in atto un negoziato di adesione alle UE e che sono coinvolti in relazioni internazionali stabili con la compagine europea. Qualora continuasse la repressione in Turchia, Erdogan e il governo di sua emanazione non dovrebbero essere in alcun modo considerati- abbiamo sottolineato- partner politici, economici e commerciali dell’Italia e dell’Unione Europea”.