Lo spirito con cui abbiamo presentato il documento, è quello di voler riconoscere come sia necessario regolamentare la figura del clown terapista nelle strutture socio-sanitarie emiliano-romagnole visto che ad oggi si tratta di attività che esulano da qualsiasi perimetro ma che richiedono sicuramente una formazione adeguata. La formazione è interamente affidata al volontariato e va sostenuta: in reparto infatti i clown dottore devono fronteggiare situazioni complesse e spesso molto delicate, perciò la loro attività va professionalizzata attraverso la definizione, da parte della Regione, di idonei standard formativi per questa figura”.