BOLOGNA 29 MARZO 2017 – “Il punto nascita dell’ospedale di Borgotaro è un servizio basilare per gli utenti di quelle zona, fornendo una garanzia di sicurezza e un tempestivo intervento in caso di urgenze”. Il consigliere regionale del Partito democratico, Alessandro Cardinali, ha presentato un’interrogazione a risposta immediata alla giunta, in merito alla paventata chiusura del punto nascite dell’Ospedale ‘Santa Maria’ di Borgo val di Taro. “I cittadini del distretto valligiano – spiega Cardinali – vivono con la spada di damocle di una possibile chiusura dal 2010, anno in cui è entrata in vigore la norma che introduce il tetto minimo dei 500 parti all’anno, ma questa ipotesi va scartata”.
Per il consigliere Pd è fondamentale che il punto nascita non venga soppresso. “I processi di razionalizzazione burocratici che imporrebbero la chiusura – continua Cardinali – non possono tenere conto di situazioni peculiari, come un territorio molto ampio e dalla natura orografica particolare quale quella in cui si trovano molti ospedali decentrati di montagna, che rappresentano un servizio fondamentale per tutte le famiglie residenti in quelle zone e danno sicurezza per le neo mamme di non avere difficoltà per gli spostamenti”.
Il Decreto del Ministro Lorenzin del dicembre 2015 apre alla possibilità di mettere in atto una deroga per quei presidi ospedalieri che, pur non raggiungendo il tetto previsto di nascite, mantengano gli standard di qualità e sicurezza previsti dalla normativa. “Per questo motivo – conclude Cardinali – ho interrogato la Giunta per capire a che punto se intenda mantenere aperto il confronto con il territorio, raccogliendone le relative istanze e condividendo una strategia comune che scongiuri la chiusura del punto nascita”