L’Assemblea Legislativa, nella seduta dello scorso 25 luglio, ha approvato il rendiconto 2017 e la prima variazione generale al bilancio di previsione per l’esercizio finanziario 2018-2020 della Regione Emilia-Romagna.
Rispetto al Rendiconto 2017, abbiamo presentato un bilancio totale da 16,7 miliardi di euro, sostenuto nella sola gestione 2017 da 13,1 miliardi di entrate, riscosse effettivamente per ben l’84%.
La manovra di assestamento e variazione del Bilancio 2018, invece, si focalizza su tre priorità fondamentali: continuare a sostenere la ripresa, facilitare l’accessibilità al credito, specie per le PMI ed inoltre sostenere le nostre amministrazioni locali e quindi le nostre comunità locali.
Viene posta attenzione ai servizi alle persone più fragili e ancor di più negli investimenti fondamentali per la vita delle comunità come ad esempio la viabilità locale, la difesa del suolo, la spesa delle aziende sanitarie locali e l’impiantistica sportiva.
È stato, inoltre possibile – grazie a rimodulazioni e riduzioni di spese – finanziare ulteriori interventi.
Cito, fra gli altri, 12,6 milioni di euro per la sanità; ulteriori 10 milioni di euro per l’impiantistica sportiva; 4,6 milioni di euro per interventi di protezione civile; 1,4 milioni di euro per il finanziamento di progetti finalizzati all’orientamento destinati ai comuni e ai loro centri di formazione, al servizio dei territori locali; 1,4 milioni di euro per trasferimenti ai comuni per l’eliminazione e il superamento delle barriere architettoniche negli edifici privati; 1,3 milioni di euro per il polo tecnologico di Bologna; 1,2 milioni di euro per la riqualificazione dei centri storici; 1 milione di euro ulteriore per il piano di promozione turistica; 1 milione di euro per l’incentivo ai cittadini all’acquisto di auto ibride; 0,6 milioni di euro per le scuole per l’infanzia, per potenziare i coordinamenti didattici delle scuole comunali e paritarie; 0,5 milioni di euro per potenziare gli interventi di cooperazione internazionale. A queste risorse regionali si sommano quelle provenienti da contributi nazionali, come nel caso dei 10 milioni per lo sviluppo degli impianti del comprensorio sciistico dell’appennino tosco-emiliano, cui la Regione aggiunge 0,7 milioni dal proprio bilancio.