Al termine di una lunga seduta di Assemblea, abbiamo approvato il Bilancio 2018, una manovra espansiva che rafforza l’impegno di continuare a creare lavoro. Crescita e occupazione in tutti i settori, dal welfare all’agricoltura fino al digitale e alle infrastrutture, saranno sostenuti da oltre 1 miliardo e 400 milioni di investimenti. Altre risorse verranno assicurate dal contenimento delle spese e dalla semplificazione (33 milioni recuperati) mentre è di 42 milioni l’avanzo di gestione che genererà investimenti per oltre 250 milioni in completo autofinanziamento.
Un bilancio che pone al centro il Patto per il Lavoro siglato dalla Regione con le parti sociali. Nessun aumento delle tasse regionali (che per il terzo anno consecutivo non vengono toccate), un’economia che regista +6% di export, +1,7 (almeno) di crescita PIL nel 2017, disoccupazione che cala di un altro punto, dal 7,4 al 6,4%, pieno utilizzo dei fondi europei.
Aumentano inoltre le risorse per internazionalizzazione, attrazione di investimenti, ricerca e innovazione. 8,3 miliardi per il nostro sistema sanitario, e – a riprova della qualità del nostro sistema sanitario e della fiducia che gli viene tributata- 603 milioni ci vengono dai cittadini di altre regioni che vengono a curarsi qua. Risorse importanti per la realizzazione e riqualificazione di ospedali, compresi quelli di montagna, e strutture sanitarie, con i servizi portati sempre di più nei territori direttamente ai cittadini attraverso la creazione di 25 nuove Case della salute: 400 milioni gli investimenti in sanità, compreso l’ammodernamento delle tecnologie e l’acquisto di nuovi strumenti diagnostici.
184 milioni, di cui 62 regionali (+15 milioni rispetto al 2017) sono destinati all’ambiente, alla difesa del suolo e alla prevenzione del dissesto idrogeologico.
55,4 milioni (+16) stanziati per le attività produttive, 38,2 milioni per turismo (fondamentale anche per aiutare la montagna. Quest’anno abbiamo registrato un +10% di presenze in Appennino) e commercio (+8,6),
35,5 milioni per l’agricoltura (+3) e 70 milioni per le infrastrutture digitali, banda larga e internet veloce, nell’ambito di un piano complessivo da 250 milioni per il triennio 2018-2020.
Il 2018 sarà anche il primo anno di piena applicazione del Reddito di solidarietà: 35 milioni stanziati dalla Giunta. E per il welfare, da servizi per giovanissimi alla famiglia e terzo settore, vanno ulteriori 54,5 milioni.
E poi ancora, 56,1 milioni per il trasporto pubblico locale, con 1 milione di euro per non far pagare il bollo alle auto ibride.
25,1 milioni per il diritto allo studio, oltre 15,7 milioni per la cultura, 4 in più rispetto a quest’anno, con 1 milione destinato alla nuova legge sulla musica.
Un altro milione andrà all’applicazione del Testo unico sulla legalità, stesso stanziamento per la le iniziative previste nell’ambito della legge sulla Memoria, in particolare con i giovani e le scuole.
Altre voci importanti sono costituite dai 10 milioni per la manutenzione e gli interventi sulle strade provinciali e comunali in Appennino.
Sport: 22,5 milioni, di cui 2,5 (+40%) per la promozione della pratica sportiva, il sostegno alle associazioni e agli eventi sportivi con ricadute sul territorio e le comunità locali e 20 milioni per l’impiantistica sportiva.
Riusciamo a stanziare 700 mila euro per finanziare la legge sui piccoli esercizi commerciali da poco approvata e della quale sono stato primo firmatario, in modo da tutelare e valorizzare i piccoli esercizi di montagna.
2 milioni in più (+50%) per la manutenzione di strade di montagna,
400mila euro per un nuovo bando per la promozione e il sostegno delle associazioni ProLoco,
200mila euro per la manutenzione straordinaria delle attrezzature dei Vigili del Fuoco Volontari,
250mila euro per le iniziative a supporto degli esercizi che aderiscono al marchio #SlotFreeER per continuare nella lotta al gioco d’azzardo patologico.
Abbiamo, inoltre, previsto 350mila euro per finanziare antenne per la copertura telefonica e cellulare di zone montane scoperte.
Continua l’impegno preso l’anno scorso per i servizi delle persone sorde, ai quali abbiamo destinato 150mila euro.
In un contesto economico difficile, L’Emilia-Romagna conferma di saper mettere in atto politiche attente e mirate che vogliono disegnare una Regione sempre più forte e competitiva.