La Regione Emilia-Romagna dovrebbe impegnarsi per “agire presso le società interessate, con il coinvolgimento di Arpa e delle Asl territorialmente competenti, al fine di promuovere un confronto finalizzato a trovare possibili soluzioni ai problemi rappresentati dalle comunità locali interessate dal passaggio di infrastrutture utili alla trasmissione e distribuzione dell’energia elettrica ad alta tensione”, come ad esempio “l’elettrodotto Forlì-Fano, che coinvolge i Comuni di Santarcangelo di Romagna, Rimini, Coriano, Misano e San Giovanni in Marignano, e quello che attraversa le frazioni di Poggio di Sant’Ilario e San Michele Gatti nel comune di Felino nel parmense, gestiti rispettivamente da Enel Spa e Terna”.
Lo abbiamo chiesto in una risoluzione, che rimarca come “spesso si tratta di tracciati attivati da decenni che attraversano terreni agricoli e insediamenti civili a pochi metri dalle abitazioni”: nelle aree interessate quindi, si legge nell’atto di indirizzo, “sovente i residenti lamentano problemi di salute, malori quali emicrania, insonnia, capogiri ed anche forme tumorali, e in diverse occasioni, singoli o riuniti in comitato hanno manifestato le loro istanze anche ricorrendo alla giustizia”.