Parere favorevole, ieri, in commissione Politiche economiche alla delibera di Giunta sulla concessione di contributi per danni da fauna selvatica alle produzioni agricole e per sistemi di prevenzione.
Le modifiche alle normative europee permetteranno agli agricoltori rimborsi superiori al passato, quando la somma finanziata non poteva superare i 15mila euro in tre anni: una cifra che molto spesso le aziende agricole hanno rischiato di sforare, vista l’entità dei danni alle coltivazioni.
L’Emilia-Romagna è la prima Regione in Italia, grazie anche ad un buon coordinamento con la Commissione europea, che potrà riconoscere agli agricoltori, in base alla normativa degli aiuti di Stato (senza i limiti previsti dai cosiddetti ‘de minimis’), i contributi relativi ai danni provocati non solo dalle specie selvatiche protette, ma anche da quelle non tutelate che vivono in “zone protette”, come Parchi e Riserve naturali, Oasi di protezione della fauna e zone di ripopolamento e cattura presenti nel territorio regionale.
I contributi potranno essere erogati fino al 100% dei danni subiti. Previsti anche finanziamenti per misure di prevenzione e protezione delle specie animali e delle coltivazioni”.
Oltre che per i danni provocati dalla fauna selvatica, la proposta di delibera concede anche finanziamenti per interventi di prevenzione delle produzioni zootecniche come recinzioni metalliche fisse, miste, elettrificate semipermanenti e mobili; dissuasori faunistici che si attivano automaticamente emettendo suoni o luci e acquisto di cani da guardiania a protezione delle greggi. Sono compresi anche il rimborso dei capi uccisi e le cure veterinarie per quelli feriti. Le spese per la protezione delle produzioni vegetali interessano le recinzioni perimetrali, sia contro i selvatici sia anti-uccelli, quelle elettriche e i dissuasori faunistici, come i cannoncini acustici o i palloni, per la difesa da storni, gazze e cornacchie.