Domande dal 23 gennaio al 31 marzo
La Regione Emilia-Romagna, dopo i primi 12,6 milioni stanziati nel 2016, stanzia una seconda tranche da 5,4 milioni per il finanziamento di quattro nuovi bandi rivolti ai Goi (Gruppi operativi per l’innovazione), forme di partenariato tra aziende agricole, enti di ricerca – pubblici o privati – ed altre tipologie di impresa con il compito di individuare soluzioni tecniche e/o organizzative applicabili ai singoli casi concreti, cioè con una ricaduta immediata a vantaggio delle aziende agricole coinvolte nei progetti. Proprio per questo motivo i Goi, che sono una delle più importanti novità della nuova programmazione del Psr, possono beneficiare di aiuti che coprono integralmente le spese sostenute per progetti di particolare rilevanza sociale, ad esempio per la lotta contro i gas serra.
I progetti devono rientrare tra i 50mila e i 200mila euro di spesa ammissibile e le domande possono essere presentate dal 23 gennaio al 31 marzo prossimi utilizzando la piattaforma informatica Siag disponibile sul sito di Agrea.
Il primo bando, nell’ambito della Focus area 4A, finanzia interventi per la tutela della biodiversità in ambito agricolo, cioè progetti che riguardano varietà vegetali e razze animali a rischio di scomparsa. Tra le altre finalità lo studio dell’impatto economico e socio-culturale di queste varietà e razze sui sistemi agricoli, nonché di specie coltivate per usi ecologici, ad esempio piante che ospitano insetti utili per la lotta integrata e biologica. Le risorse ammontano ad oltre 1,3 milioni di euro, con priorità alle aree protette.
Il secondo bando (Focus area 5C) ha come obiettivo l’approvvigionamento e l’utilizzo di sottoprodotti agroindustriali, materiali di scarto e residui vari in particolare per lo sviluppo della produzione di bioenergie a bassa emissione di inquinanti. A disposizione dei futuri Goi ci sono circa 1,55 milioni di euro.
Il terzo bando (Focus area 5D) punta a favorire la sostenibilità della zootecnia ed è finalizzato allo studio e alla messa a punto di tecniche e sistemi organizzativi per ridurre le emissioni di gas serra e di ammoniaca degli allevamenti. La dotazione finanziaria supera di poco l’importo di 1,4 milioni di euro.
Questi primi tre bandi sono del tutto innovativi, nel senso che si inquadrano nell’ambito di filoni tematici non affrontati dalla prima infornata di progetti targati Goi. Stesso ambito di intervento, invece, per l’ultimo dei quattro bandi usciti da poco, che finanzia progetti in campo agricolo e forestale per promuovere la conservazione e il sequestro di carbonio (Focus area 5E). Il budget disponibile è di circa 1,1 milioni di euro.
Il contributo pubblico è pari del 90% delle spese ammissibili per i primi tre bandi, per salire fino al 100% nell’ultimo caso. I progetti presentati dai raggruppamenti di impresa saranno vagliati da un apposito Gruppo di valutazione e per ciascuna Focus area sarà approvata una graduatoria specifica che uscirà entro 90 giorni dalla chiusura dei bandi. Nella formazione delle graduatorie è riconosciuta una premialità, a parità di requisiti, ai Goi che prevedono anche l’attività di formazione. I singoli Piani di innovazione saranno finanziati integralmente nell’ordine di graduatoria fino ad esaurimento delle risorse dedicate espressamente a quella determinata Focus area.