Agricoltura, risoluzione per tutelare il Lambrusco

In questa risoluzione, che ho sottoscritto convintamente, abbiamo indicato alcuni impegni precisi della Regione:

Primo: vanno intensificate le azioni di opposizione alla proposta di liberalizzazione favorendo il coordinamento delle diverse iniziative già intraprese da Regione, ministero, parlamentari europei, rappresentanze dei produttori e dai consorzi per una piena, effettiva e definitiva tutela del carattere locale e della peculiarità del vitigno Lambrusco oltre che delle produzioni vinicole DOP e IGP che da esso prendono il nome, rafforzandone il vincolo reciproco e con il territorio di cui sono originarie e scongiurando il rischio di un pronunciamento giudiziale che li privi della adeguata protezione. Secondo: sostenere, in accordo con gli enti locali e gli altri soggetti interessati, la tutela della produzione del vino Lambrusco attraverso il riconoscimento a livello comunitario europeo. Terzo: continuare a sostenere la promozione della filiera agroalimentare regionale in termini di qualità, sicurezza e tipicità.

Nella risoluzione, si afferma che la produzione di vino a partire da vitigni di Lambrusco è accertata nella zona emiliana e mantovana da millenni, e appartiene perciò a pieno titolo al patrimonio storico e culturale di questa regione, al punto tale da esserne elemento caratterizzante e distintivo. La filiera vitivinicola del Lambrusco è oggi costituita da un panorama di imprese di diverse dimensioni: circa 8000 aziende viticole, 20 cantine cooperative, 48 aziende vinicole, con più di 1000 addetti. Questa realtà è supportata dal grande numero di operatori specializzati che lavorano in ciascun settore della produzione e che conferiscono a questo distretto manifatturiero un carattere altamente innovativo e all’avanguardia, tanto da aver permesso al Lambrusco di diventare, negli ultimi vent’anni, il vino italiano più apprezzato ed esportato nei mercati internazionali, raggiungendo cinquantadue Paesi in cinque continenti.

 

Oggetto 2075 – Risoluzione  per impegnare la Giunta ad intensificare le azioni di opposizione alla proposta di liberalizzazione, favorendo il coordinamento delle diverse iniziative già intraprese dalla Regione, dal Ministero, dai Parlamentari Europei, dalle rappresentanze dei produttori e dai consorzi ai fini di tutelare il carattere locale e la peculiarità del vitigno Lambrusco. (02 02 16) A firma dei Consiglieri: Serri, Delmonte, Torri, Foti, Bertani, Bagnari, Lori, Cardinali, Caliandro, Poli, Rontini, Soncini, Boschini, Mori, Bignami, Campedelli, Taruffi, Bessi, Iotti, Calvano, Paruolo, Pompignoli, Prodi, Mumolo, Sensoli, Sassi, Tarasconi, Marchetti Francesca, Gibertoni, Sabattini, Ravaioli, Pruccoli, Rainieri, Montalti

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