La Giunta “incentivi la realizzazione di nuove velostazioni, verificando anche l’opportunità di utilizzare i diversi fondi europei destinabili a tale azione”.
È quanto abbiamo chiesto con la risoluzione allegata, con il fine di “offrire un servizio effettivo a favore di chi utilizza la bicicletta invece dell’auto, così supportando la lotta alle emissioni inquinanti da traffico veicolare e concorrendo alla riqualificazione urbana e ambientale, nonché alla creazione di nuove opportunità di lavoro legate alla realizzazione di officine e attività commerciali di contorno”.
“Lo sviluppo della rete regionale per la mobilità ciclopedonale – come si legge nel testo della risoluzione – , insieme alla promozione della cultura ciclabile, sono elementi chiave nelle politiche della mobilità sostenibile della Regione Emilia-Romagna, dal momento che l’uso della bicicletta rappresenta un tipo di mobilità direttamente correlato con l’abbattimento dell’inquinamento ambientale, la sicurezza dei trasporti, il miglioramento della qualità della vita e la percezione del paesaggio e del territorio”. La Regione, aggiungono, ha l’obiettivo di “portare la mobilità ciclabile regionale dall’attuale 10% al 15% entro il 2020”.
A Bologna “esiste già una velostazione: la prima esperienza a livello nazionale, un modello copiato ed esportato in altre regioni”.