La Giunta regionale ha deciso di chiedere lo stato d’emergenza nazionale a seguito delle abbondanti e prolungate nevicate, soprattutto nelle aree appenniniche, e dell’ondata di maltempo che ha colpito l’Emilia-Romagna dalla settimana scorsa. La decisione – presa nella seduta di lunedì pomeriggio – giunge dopo le segnalazioni che continuano ad arrivare in Regione e alla Agenzia regionale di protezione civile da parte di Comuni montani di praticamente tutte le province. A oggi sono già oltre 60 i Comuni che hanno richiesto sostegno e le province più colpite sono quelle di Rimini, Forlì-Cesena, Bologna, Modena, Reggio Emilia e Parma. Le amministrazioni locali sottolineano la presenza di frane e dissesti nei loro territori oltre alle difficoltà di bilancio emerse dopo aver speso più dei fondi previsti nei piani neve per le attività di spalatura, pulizia strade e fruizione dei servizi e dei centri abitati.
Il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, già nei giorni scorsi aveva firmato la richiesta di stato di mobilitazione del servizio nazionale della Protezione civile per far fronte alle eventuali ulteriori necessità di intervento, quali uomini e attrezzature specialistiche, oltre all’attivazione di tutte le risorse del sistema regionale a supporto dell’ingente sforzo operativo messo in campo dagli enti locali. Dopo la decisione della Giunta, verrà ora effettuata in tempi rapidi la ricognizione puntuale dei danni effettivi e degli oneri finanziari sostenuti dai Comuni, necessaria per la richiesta al Governo della dichiarazione di stato d’emergenza da parte del presidente Bonaccini, con lo stanziamento dei fondi necessari qualora venisse accolta.