Autorizzazioni per interventi di riduzione del rischio sismico. Interrogazione in Regione

rischiosisCardinali (PD): ‘Rendere semplici le procedure e veloci le risposte degli uffici a tecnici e privati è un passaggio fondamentale che la Regione deve sostenere’

La legge regionale 19/2008 disciplina il procedimento di autorizzazione per gli interventi di riduzione del rischio sismico. Chiunque intenda eseguire lavori di nuova costruzione, recupero del patrimonio edilizio esistente e di sopraelevazione, relativi a edifici privati, opere pubbliche o di pubblica utilità e altre costruzioni, deve richiedere l’autorizzazione a costruire; la norma fissa a sessanta giorni dalla data di presentazione dell’istanza il termine per la sua approvazione.

“La Regione dal 2012 ha adottato la Modulistica Unificata Regionale (MUR) per gli atti richiesti dalla normativa in materia di riduzione del rischio sismico. – spiega il consigliere regionale PD Alessandro Cardinali – Ad oggi, per le strutture tecniche regionali competenti in materia sismica che prestano supporto tecnico ai Comuni che non esercitano le funzioni sismiche in maniera autonoma, risulta che difficilmente venga rispettato il termine di sessanta giorni fissato dalla norma. Ciò è dovuto probabilmente a causa del ridotto organico regionale dedicato a tali attività istruttorie e dell’enorme carico di lavoro”.

“Mi rivolgo alla Giunta per conoscere se ci sia consapevolezza rispetto al problema, quale sia il reale motivo dell’allungamento dei tempi delle istruttorie e quindi quali iniziative intenda intraprendere per risolverlo” richiama il consigliere, che nella giornata di oggi ha depositato un’interrogazione a riguardo.

“Lo sviluppo di analisi specifiche e di metodologie adeguate a sostenere gli interventi di riduzione del rischio sismico rappresenta un’attività indispensabile per una corretta pianificazione e gestione territoriale. Rendere semplici le procedure e veloci le risposte degli uffici a tecnici e privati è un passaggio fondamentale che la Regione deve sostenere” conclude Cardinali.

 

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