La Regione accelera sulla ricerca in agricoltura e lo fa finanziando con 12 milioni di euro 52 Gruppi operativi per l’innovazione (Goi), le inedite alleanze tra mondo agricolo e mondo della ricerca che rappresentano una delle novità principali della Programmazione comunitaria 2014-2020. L’ obiettivo è quello di rendere le aziende agricole più competitive sui mercati, ma anche più sostenibili ed efficienti nella gestione delle risorse naturali. I 52 progetti sono stati selezionati da una commissione scientifica indipendente, coordinata dall’Accademia nazionale di agricoltura di Bologna.
I Goi opereranno in vari settori: dallo sviluppo delle aziende, alla gestione di acqua fertilizzanti e pesticidi, alla qualità dei suoli.
Complessivamente i 52 Goi aggregano circa 400 soggetti tra università ed enti di ricerca, aziende agricole e agroalimentari, enti di formazione e di consulenza. Una rete diffusa sul territorio che comprende, in particolare, tutte le Università dell’Emilia-Romagna e la Cattolica del Sacro Cuore sede di Piacenza, i centri di ricerca Crpv (Cesena ) e Crpa (Reggio Emilia), il Consorzio di bonifica del canale Emilia-Romagnolo (Bologna), l’azienda agraria sperimentale Stuard (Parma), l’Istituto zooprofilattico della Lombardia e dell’Emilia-Romagna, ma anche aziende private. Si tratta, quindi, di progetti di innovazione con ricadute immediatamente operative, la cui durata non potrà superare i 36 mesi e i cui risultati confluiranno e saranno diffusi attraverso la Rete del Partenariato europeo per l’innovazione (Pei).
I 52 progetti movimenteranno investimenti per 14,5 milioni di euro se si considera anche il cofinanziamento privato.
Entro la fine del 2016 arriveranno inoltre altre risorse pubbliche: 16 milioni di euro, infatti, andranno a finanziare nuovi bandi per la ricerca in agricoltura tra ottobre e dicembre. Complessivamente le risorse a disposizione per finanziare i Goi, entro il 2020, ammontano a 50 milioni