Il progetto di Legge “Banca regionale della Terra” – che ho sottoscritto insieme ad altri colleghi (prima firmataria Luciana Serri) – favorisce l’ingresso dei giovani in agricoltura e allo stesso tempo recupera a produzione agricola terreni inutilizzati.
Il progetto di legge prevede la costituzione di una banca dati online, nella quale troveranno spazio terreni agricoli, agroforestali, fabbricati rurali e aziende agricole di proprietà pubblica e privata disponibili per affitto o concessione. Contemplati anche i terreni abbandonati e incolti, al fine di perseguire in modo efficace il recupero di suolo produttivo, limitare gli incendi e gli squilibri idrogeologici legati all’incuria e all’abbandono. È previsto anche l’inserimento dei beni agricoli sequestrati e confiscati, per favorirne una rapida assegnazione che li riporti a veicolo di valore economico e sociale per la collettività, evitandone il deterioramento e promuovendo una gestione attiva.
Di seguito i criteri di priorità su cui si baserà l’assegnazione dei beni inseriti nella Banca della Terra:
l’età inferiore ai 40 anni del richiedente,
l’utilizzo di modelli di agricoltura biologica, sociale e sostenibile,
la realizzazione di produzioni a marchio di qualità,
la collaborazione con startup innovative in ambito agroalimentare presenti sul territorio regionale.