Approvato in Commissione Territorio il Piano Forestale regionale. In Aula il 12 luglio

illustrazione piano forestale

Approvato in commissione Territorio il Piano Forestale regionale

 

Approvato in commissione Territorio, Ambiente, Mobilità  il Piano Forestale Regionale 2014-20 che andrà così in Aula il prossimo 12 luglio.

Il Piano si propone di coniugare sostenibilità ambientale e sicurezza idraulica, tutela della biodiversità e difesa dai cambiamenti climatici, gestione dei prodotti e servizi forestali in aree montane per il sostegno delle economie locali. Fra gli obiettivi dichiarati, la realizzazione di nuovi boschi in pianura; la promozione della gestione forestale dei boschi finalizzata alla produzione di prodotti legnosi e non legnosi; il sostegno a più efficaci forme di associazionismo fra proprietari forestali; la semplificazione e riduzione dei tempi dei procedimenti amministrativi.

In Emilia-Romagna, le aree forestali occupano 611.000 ettari, di cui 543.000 boschi (il 25% dell’intero territorio, ma solo il 3% in pianura). Il 60 % dei boschi emiliano-romagnoli ha vocazioni produttive, il 20% è di proprietà pubblica (32.000 ettari sono di proprietà regionale), il 30% sta all’interno di aziende agricole. Dai più recenti dati Unioncamere, risulta che sono 685 le aziende con attività principale nel settore della selvicoltura e 1.990 quelle con attività secondaria in questo settore. Sono circa 120 le imprese, con più di 1.800 addetti, considerate più strutturate, solide e moderne; inoltre, risultano 565 aziende agricole con attività ricorrente di selvicoltura, mentre oltre 5.000 famiglie effettuano tagli per uso privato.

La commissione ha affrontato il PFR in quattro sedute, compresa l’udienza conoscitiva del 16 giugno, nella quale sono stati ascoltati i “portatori di interesse”. Infine, oggi, alla presenza dell’assessore Paola Gazzolo, sono stati approvati alcuni emendamenti alla delibera di Giunta, presentati dal Movimento 5 stelle e dal Partito Democratico; di seguito, i contenuti più significativi, in gran parte dedicati alle modalità per promuovere l’ampliamento delle aree forestate in pianura.

Verranno attivate azioni di ricerca tecnico-scientifica e di sperimentazione per la migliore conoscenza dei rendimenti produttivi, dell’impatto in termini di assorbimento di anidride carbonica di specie arboree “a rapido accrescimento” come Paulownia, “che per la buona qualità del legno può trovare impiego nel settore delle costruzioni e dell’arredamento”.

Si intendono incentivare gli interventi boschivi sul verde urbano in pianura, sia in aree pubbliche che private, tramite interventi di piantumazione che diano priorità “alle specie più idonee alla cattura degli inquinanti”.

Obiettivo del PFR è incrementare la percentuale di verde nelle aree urbane, per “migliorare la qualità dell’aria, il benessere psicofisico delle persone, il paesaggio e rafforzare i corridoi ecologici adiacenti”.

 

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