Dopo l’approvazione da parte della Giunta regionale del bando per la concessione di ecoincentivi alle imprese per la rimozione e lo smaltimento dei manufatti in matrice cementizio e/o resinosa, abbiamo presentato una risoluzione all’Assemblea legislativa per chiedere alla Regione, in sede di redazione dei prossimi bandi, “di abbassare il costo minimo ammissibile, oppure predisporre strumenti di finanziamento dedicati alle microimprese, al fine di garantirne l’effettivo accesso delle medesime agli incentivi”.
Abbiamo evidenziato che “è interesse della Regione ampliare il più possibile le opportunità e le occasioni di incentivazione di interventi volontari di rimozione e smaltimento manufatti contenenti cemento-amianto da parte di aziende, con particolare riferimento alle situazioni di micro-piccole imprese attraverso vari strumenti, a partire dalla diminuzione del costo minimo di intervento, quale strumento fondamentale per l’accesso al contributo”.
Abbiamo inoltre chiesto di valutare strumenti di preferenza “che favoriscano la rimozione di amianto nelle aree urbane e strumenti in grado di premiare i progetti che producono effetti moltiplicativi, quali, ad esempio, gli interventi che comprendono in contemporanea l’installazione di impianti fotovoltaici”.